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sabato

COME AL SOLITO, QUAZI TUTTI ASSENTI.

Le forze politiche, istituzionali, e la dirigenza delle ASL hanno preferito essere assenti all’incontro organizzato dal comitato S.p.A. (Professionisti Sanitari Precari).

All’incontro organizzato dai precari previsto per sabato 11.12.2010, ad ALTAMURA presso la sala TOMMASO FIORE (Corso Federico II di Svevia 129) erano stati invitate tutte le forze politiche ed istituzionali, e la dirigenza delle ASL, affinché si facesse chiarezza sul futuro dei sanitari precari (medici, infermieri, tecnici), e sulle conseguenze gravose delle scelte attuate.

L’unico presente all’incontro era il consigliere regionale del SEL MICHELE VENTRICELLI, nonostante erano stati invitati (via email) tutti i consiglieri regionali, e comunali di Altamura (con deposito dell’invito presso l’ufficio protocollo del comune di Altamura), nonché il direttore generale N. PANSINI, il direttore sanitario A. CALASSO, ed il direttore amministrativo F.DEFILIPPIS (via fax).

Dunque, tutti assenti, questo fa intendere la poca attenzione alle problematiche dei precari, e alle conseguenze che i cittadini subiranno.

Infatti, si rammenta che a fronte di leggi nazionali dal 01.01.2011 non sarà possibile assumere o prorogare contratti a tempo determinato, con gravi conseguenze sul servizio garantito dagli ospedali.

Il personale precario dell’ ASL BARI tra medici ed infermieri e tecnici è vicino alle 600 unita, nella Puglia è vicino alle 8000 unità, in Italia si contano quasi 34.000 unità.

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mercoledì

ARIA DI CRISI NEGLI OSPEDALI. A NATALE MANCHERANNO MEDICI ED INFERMIERI.

Mentre la politica promette di salvare i sanitari (medici, infermieri, tecnici) precari, le ASL indicono avvisi pubblici e chiamano per mobilità firmando i primi contratti con i nuovi professionisti che presteranno servizio non prima di marzo.

Le ASL corrono ai ripari, per evitare lo svuotamento degli ospedali, con gli strumenti loro consentiti, e la politica contemporaneamente promette stabilità ai precari.

A chi credere??

Di certo vi sono solo i nuovi contratti!!

Il blocco delle assunzioni e delle proroghe dal 01.01.2011, imposto per legge, e l’assenza ad oggi di proroghe, spinge i professionisti della sanità a cercare in fretta ( entro il 31.12.2010), nuovi lavori, nuovi contratti, nuova occupazione.

Infatti, 4 su 10 professionisti della sanità (medici, infermieri, tecnici), hanno già trovato nuovo lavoro, licenziandosi in tronco, senza ulteriori attese e promesse.

I restanti professionisti delusi dalle promesse non mantenute, daranno le dimissioni nei giorni prossimi, a nostro avviso, senza preavviso, visto il blocco delle assunzioni che decorre dal 01.01.2011.

Dunque, la politica promette stabilità ai precari, ma le ASL assumono nuovi professionisti, che riempiranno gli ospedali solo da marzo.

I precari professionisti, invece si dimettono da subito, accettando incarichi entro il 31.12.2010.

E’ facile intuire che le bugie hanno le gambe corte, e che a pagarne le conseguenze è sempre il più debole.

E’ facile ipotizzare quale scenario trovare negli ospedali a partire dalle feste natalizie sino a quando i nuovi professionisti riempiranno nuovamente gli ospedali.

Le conseguenze più gravi si verificheranno nei Pronto Soccorso, nelle Rianimazioni, nei 118, nelle U.T.I.C., nelle cardiologie.

Conseguenze che rimarranno gravi anche dopo marzo, a causa della preparazione e affiancamento che i professionisti dovranno affrontare prima di essere del tutto autonomi.

Il comitato dei precari si auspica che le promesse della politica di prorogare i contratti dei professionisti in scadenza il 31.12.2010 di 36 mesi vengano realmente attuate, e che arrivino prima che sia troppo tardi.



In fede

Domenico CIRASOLE (dcirasole@libero.it)

PRESIDENTE COMITATO S.p.A. (Comitato sanitari precari)

fonte:     http://www.gadit.it/temi/tema.asp?id=3857&idTema=3 

lunedì

Tutela dei Lavoratori Precari.

I fatti storici narrano che in passato vi era una tutela particolareggiata del mondo del lavoro, e l’attenzione cadeva prima di tutto sul lavoratore.



Questo principio ( tutela del lavoratore ) è frutto di conquiste del passato; passato che ha assistito a guerre e crisi economiche al pari del presente.



Detto principio (tutela del lavoratore), è stato ritenuto il più importante dai padri della costituzione.



Oggi questo principio è stato calpestato, distrutto, sgretolato, offuscato, cancellato per scriverne un altro altrettanto importante, ma certamente particolareggiato.

Parliamo della tutela del mondo dell’alta finanza.

Tutti complici di questa metamorfosi del diritto.

Tutti coscienti, di rivolgere l’attenzione al mondo dell’impresa a scapito del mondo del lavoro.

Tutti convinti, che il futuro necessiti a differenza del passato di una particolare attenzione dei costi dell’impresa.

Si è anche affermato che la tutela dell’impresa è fattore di crescita e sviluppo di una nazione e di una popolazione.

Questo è il nuovo principio che padroneggia in Europa, e che in Italia ha permesso di creare norme che prevedessero contratti atipici, flessibili, anomali, a termine, giornalieri, a progetto, distruggendo il diritto alla stabilità e al lavoro, ma anche alla vita e alla crescita economica di un paese.

E’ giusto ricordare a tutti che senza prospettive non c’è futuro.

In nome di detto principio si sfrutta il lavoratore e il suo lavoro per mezzo d’imprese intermediarie di vario genere ( interinali, cooperative, società di servizi), solo a scapito del lavoratore, e della sua stabilità.

Oggi la crisi globale costringe, nell’ottica di una gestione imprenditoriale delle istituzione, a tagli dei costi.

Giustamente l’Europa impone tagli dei costi.

Ma nessuno ha mai imposto di tagliare il costo del lavoro, di sgretolare le fondamenta della costituzione, di eliminare la funzione istituzionale della pubblica amministrazione e dei servizi sociali, per cederli all’alta finanza.

E’ semplice, oggi mandare a casa 650.000 lavoratori, precari con contratti a termine.

Facile grazie a chi ha cancellato i diritti dei lavoratori.

Certamente sarà altrettanto facile appaltare i servizi e sottopagare gli addetti.

Ma nonostante questa particolare tutela nei confronti dell’alta finanza la crisi globale ha cancellato imprese e posti di lavoro.

Nonostante la flessibilità del lavoro le imprese continuano a chiudere e l’economia nazionale non riparte.

Dunque oggi tutti, dobbiamo prendere coscienza che la metamorfosi dei diritti dei lavoratori in diritti dell’alta finanza, è fallita.

I padri della nostra costituzione avevano visto bene, non vi è crescita economica senza adeguata tutela del lavoratore.

Ciò detto allora sembra illogico continuare una strada che già ora ci fa intravedere la meta.

Già ora registriamo una disoccupazione alta e un’economia stagnante.

I padri delle discipline economiche insegnavano che in momenti di crisi, per assurdo, è importante mantenere alto il livello occupazionale.



Dunque se l’economia non riparte, risulterà deleterio ridurre ulteriormente il livello occupazionale.



E’ impensabile e scandaloso impedire la stabilizzazione dei precari della P.A. ( scuola, sanità, ministeri, ecc).

E’ evidente che la tutela del lavoro di infermieri precari, medici precari, insegnanti precari, è oggi importante, anche in virtù del buon andamento della P.A., in nome di una solida ed efficiente continuità, che ad esempio in sanità, si chiama continuità assistenziale.

Concludendo, sarebbe proficuo rivedere la normativa vigente prevedendo:

1. Continuità di lavoro;

2. Stabilizzazione dei lavoratori precari;

3. Una corsia preferenziale per i lavoratori che hanno già lavorato in P.A. con incarichi della stessa natura;

4. Eliminare le molteplici forme contrattuali di lavoro, che creano per il lavoratore, precarietà.

domenica

Cari figli, apostoli miei, vi invito alla preghiera per i vostri pastori.

Messaggio del 2 ottobre 2010 ( Mirjana ) della Regina della Pace di Medjugorie  ore 16.14

Cari figli, oggi vi invito ad una umile, figli miei, umile devozione.
 I vostri cuori devono essere giusti.
Che le vostre croci siano per voi un mezzo nella lotta contro il peccato odierno.
Che la vostra arma sia la pazienza ed un amore sconfinato.
Un amore che sa aspettare e che vi renderà capaci di riconoscere i segni di Dio, affinché la vostra vita con amore umile mostri la verità a tutti coloro che la cercano nelle tenebre della menzogna.
Figli miei, apostoli miei, aiutatemi ad aprire le strade a mio Figlio.
Ancora una volta vi invito alla preghiera per i vostri pastori.
Con loro trionferò.
Vi ringrazio.

giovedì

Cari figli siete ancora deboli e non siete umili. Messaggio del 25 Settembre 2010

Cari figli, oggi sono con voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna di pace e vi esorto a vivere ancora di più la vostra vita
religiosa perchè siete ancora deboli e non siete umili. Vi esorto figlioli,
a parlare di meno e a lavorare di più sulla vostra conversione personale affinchè il vostro testimoniare sia fruttuoso.
 E la vostra vita sia una preghiera incessante.
 Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

martedì

TREMONTI RESPONSABILE DEL FUTURO COLLASSO DELLA SANITA PUGLIESE

Presidente Vendola le ricorda che il ministro Tremonti con le sue scelte in puglia in particolare nella provincia di Bari  causera la perdita di lavoro a 237 infermieri .

Inoltre  l'assistenza sul territorio ovvero un'adeguata organizzazione domiciliare sostitutiva degli ospedali (esempio assistenza infermieristica domiciliare per gli anziani ed ancologici) non esiste.

Se non si agisce in tempo (sia per evitare inutili perdite di lavoro e di figure altmaente qualificate, sia per garantire il sacro diritto alla salute) grave sarà il danno che i malati ed oncologici pugliesi e baresi dovranno sopportare, infatti gli ospedali cronicamente in deficit di infermieri, non potranno sopportare il peso della riduzione dei posti letto, e l'inesistenza di enti, organizzazione di assistenza domicilare sostitutiva, causeranno il collasso dell'assistenza medica ed infermieristica.

lunedì

BARI : 237 INFERMIERI VANNO A CASA E RIMANGONO SENZA LAVORO

A causa del piano di rientro e del riordina ospedaliero 237 infermieri della provincia di Bari rimarranno senza lavoro.






Infatti a firma del Direttore Sanitario della ASL BA dr. A. CALASSO e del Direttore Generale dr. Nicola PANSINI, a causa del riordino ospedaliero imposto dal GOVERNO, la ASL BA è costretta a interrompere 237 incarichi ad altrettanti infermieri.







Presidente Vendola a causa del taglio alla sanità voluto da premier Berlusconi, 237 infermieri andranno a casa nella provincia di Bari (ASL BA), senza lavoro.



Ringraziamo il ministro Tremonti che è così attento all'economia e alla crisi, che però in prima persona crea altri disoccupati.



Presidente Vendola a nome dei 237 infermieri della ASL BA, dateci dignità, prorogate gli incarichi in scadenza.



La continuità è la chiave vincente di un'assistenza sanitaria d'eccellenza.



Mandare a casa 237 infermieri formati ed organicamente inseriti in unità operative, per essere sostituiti da altre figure da formare è deleterio per la sanità e per l’utenza finale.



Non è pensabile che detto personale non può essere in qualche modo occupato per garantire il diritto alla salute.



Ricordo che conseguenza della chiusura di molti ospedali sarà la lesione del diritto alla salute, diritto che può essere garantito con l’assistenza domiciliare, che però nella provincia di Bari è partita solo sulla carta a causa della carenza organica di Infermieri.

giovedì

RIDUZIONE DI INFERMIERI PRESSO LA ASL BA

Presidente perchè i suoi uomini al governo delle amministrazioni locali violano il sacro diritto al lavoro?

Ricordo che solo chi ha rinunciato a precedenti incarichi (anche a tempo indeterminato) ha accolto ed accettato il lavoro a tempo determinato, QUANDO LE ASL ERANO IN PIENA CRISI E GLI INFERMIERI MANCAVANO.

Ora in fase di ristrutturazione, ed in piena crisi, scopro che si preferisce una mobilità interna, anzichè garantire e mantenere il posto a precari che certamente non hanno altre possibilità viste le dimensioni della asl ba, e la crisi in tutta la regione puglia.

Insomma presidente sarebbe il colmo, per una regione che non ha molti infermieri in organico, tanto che per anni vi è stata una ricerca di tale figura, oggi mandare a casa circa 200 unità (infermieri).

Presidente è giusto un riordino nelle spese, ma perchè incominciare proprio dalla spina dorsale della sanità.

Perchè proprio noi infermieri precari siamo la spesa in eccesso da tagliare, e farlo quanto prima possibile.

Presidente LA MOBILITA' INDETTA anche se legittima, A ME SEMBRA UNA LESIONE DEL DIRITTO AL LAVORO, per una figura che è sempre carente,e certamente tornerà ad esserlo nei prossimi anni.

Perchè mandarci a casa, ovvero mandarci fuori regione, per trovare lavoro, quando vi sono forti carenze presenti, e certamente future.

Presidente sono certo che Lei può capire il senso delle mie parole, e sono certo che intervverrà prontamente per colmare un ingiustiza.

Domenco Cirasole
fonte: http://www.asl.bari.it/Comunicazione.aspx?PK=790

martedì

FRANCIA VIETA IN TUTTI GLI SPAZI PUBBLICI IL VELO ISLAMICO (burqa)

Il Senato ha infatti votato quasi all'unanimita' il divieto del velo integrale negli spazi pubblici.


La sinistra si e' rifiutata di prendere parte al voto.
 
In caso di violazione è prevista un'ammenda per la donna che indossa il velo integrale e per l’uomo che costringe la donna a indossarlo.

In Italia vige l'art. 3 della Cost. che sancisce " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".

Rom espulsi dalla Francia, Commissione Ue ''Da Francia discriminazione vergognosa' : apre una procedura d'infrazione

Al via procedura d'infrazione. Reding: ''Quando troppo è troppo. Nessun Paese piccolo o grande che sia può avere un trattamento speciale. La discriminazione sulla base dell'origine etnica o della razza non ha posto in Europa''

lunedì

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE VENDOLA


Presidente mio malgrado spero che Lei possa abbattere l'attuale babele della sanità, diritto inviolabile, fonte di reddito, ma colma di inefficienze , dove purtroppo anche l'ufficio reclami (urp) non funziona, perché aperto solo il martedì dalle 12 alle 13.




E scandaloso vedere professori e direttori passeggiare anzichè essere ad alleviare nel migliore dei modi la sofferenza altrui.



Io credo fermamente nel principio della salute, e che tale diritto non sia fonte di lucro, ma non ritengo giusto, considerarla fonte di sperpero.



Si può fare di meglio, SENZA PERDERE NEANCHE UN POSTO DI LAVORO, SPECIE SE SI TRATTA DI PRECARI, ANCHE SE LA LEGGE (ed i sindacati) IMPONE l'uso della mobilità.



Si può pensare alla sanità quale efficiente , competente, organizzata, addirittura sperimentale, MA SEMPRE AVENTE LO SGUARDO FISSO ALL'UTENTE FINALE......CIOE ALLA PERSONA AMMALATA SOLA, SPESSO DEPRESSA ED NON DOTTA, COSTRETTA A DECIFRARE I MOLTEPLICI ED INCOMPRESIBILI LINGUAGGI DELLA BABELE DELLA SANITA.



Lei può.



Questo è il miracolo che NOI operatori, e LA GENTE COMUNE, si auspica che Lei possa realizzare.

venerdì

Islam e Corano secondo la REGINA DELLA PACE vanno rispettate

Voi dovete rispettare la religione di tutti


Messaggio del 19 febbraio 1984

«Voi dovete rispettare la religione di tutti, ma anche conservare a ogni costo la fede cattolica per voi e per i vostri figli»

Rogo Corano, in Italia bruciare un Testo sacro e' reato

Bruciare il Corano, cosi' come la Bibbia o la Torah, in Italia è reato di vilipendio della religione

mercoledì

ISTITUTI DI PREVENZIONE E DI PENA (ORDINAMENTO PENITENZIARIO)

 Ostatività di condanna per determinati reati alla concessione di benefici penitenziari - Superamento delle condizioni ostative - Prospettazione da parte del condannato dell'impossibilità o dell'irrilevanza della sua collaborazione - Necessità - Fattispecie.

venerdì

Haiti, primi 7mila in fossa comune

Tre giorni dopo il terribile terremoto, Haiti è ancora nel caos. Migliaia di morti (almeno 50mila) giacciono nelle strade o sotto le macerie. Centinaia di migliaia di senzatetto vagano senza meta. Il presidente René Perval ha riferito che 7mila vittime sono state sepolte in una fossa comune. I presidenti Usa, Obama, e francese, Sarkozy, coordinano gli aiuti. La Farnesina ha contattato 130 italiani che risiedono nel Paese, altri 100 dispersi.






I fatti in tempo reale



12.11 - In campo l'Esercito italiano. Per i soccorsi alla popolazione di Haiti è stato mobilitato anche l'Esercito italiano: una compagnia del Genio potrebbe essere inviata nei prossimi giorni nei Caraibi con macchine di movimentazione terra per la rimozione delle macerie, il ripristino della viabilità e altri interventi. In preallarme sarebbe stato posto il 2° reggimento Genio di Trento, che fornirebbe una compagnia di uomini e i mezzi.



12.03 - Italiani dispersi, ricerche sui social network. Ci sono anche molti italiani tra coloro che affollano i social network, fra cui Facebook, per avere notizie sui propri cari che si trovavano ad Haiti durante il terremoto. Le richieste arrivano da Milano e da molti comuni del suo hinterland, da Lecco, Bergamo, Napoli, Rovigo, Firenze e da altre città. Il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) ha attivato uno speciale sito per avere notizie dei propri cari: l'indirizzo è www.icrc.org/familylinks.



11.29 - Trecentomila senzatetto nella capitale. Sono 300mila, secondo le stime dell'Onu, i senzatetto a Port au Prince, capitale di Haiti, dove il devastante terremoto di martedì ha raso al suolo il 10% della città.



11.05 - Allarme dell'Onu. Alcune zone delle regioni colpite dal terribile sisma ad Haiti risultano distrutte o gravemente danneggiate al 50%, con alcuni edifici completamente collassati: lo ha affermato l'Onu rendendo noto i risultati di una ricognizione in elicottero. La popolazione delle zone colpite dalle forti scosse è stimata a 3,5 milioni di persone, di cui 2,8 milioni nella capitale, afferma l'Onu precisando che oltre a Port-au-Prince sono stati colpiti altri centri urbani come Jacmel e Carrefour. Il bilancio dei decessi non è ancora possibile. La distribuzione di aiuti è in corso e dovrebbe aumentare nei prossimi giorni, spiegano le Nazioni Unite in una nota. I feriti nelle strutture mediche continuano ad aumentare. Mancano le forniture d'acqua e non c'è elettricità e si stima che circa due milioni di persone, pari a due terzi delle persone colpite, avranno bisogno di assistenza alimentare.



09.55 - Ritorni. L'ex presidente haitiano Bertrand Aristide, in esilio in Sudafrica, si è detto pronto a fare ritorno nel suo Paese per aiutare nella ricostruzione dopo il violento terremoto che ha colpito martedì la capitale Port-au-Prince, causando migliaia di vittime.



09.17 - Nave italiana. - L'Italia potrebbe concorrere alla macchina dei soccorsi ad Haiti anche con una nave militare. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a Mattino 5. ''Ho in mente e lo proporrò oggi al presidente'' del Consiglio, ha detto, ''la possibilità, se si vuole, di inviare anche una nave che, in una situazione del genere potrebbe essere estremamente utile. Noi siamo pronti''.



09.00 - Prima vittima italiana. Gigliola Martino, 70 anni, è la prima vittima italiana identificata dopo il sisma che ha colpito Haiti: lo sostiene il quotidiano online "La Gente d'Italia", diretto da Mimmo Porpiglia, già console onorario di Haiti in Italia.



08.22 - Italiani. Salgono a circa 130 "gli italiani che si sono manifestati e che stanno bene". A dirlo al Tg1 è stato il vice capo del servizio stampa della Farnesina, Aldo Amati, secondo cui continuano intanto ad Haiti le ricerche degli italiani, alcune decine, che "ancora mancano all'appello". "Il nostro funzionario dell'Unita' di crisi sul posto sta controllando negli alberghi crollati e verificando se ci sono nostri connazionali", ha aggiunto Amati.



08.14 - Voci dalle macerie. Si sentono delle voci provenire da sotto le macerie dell'Hotel Christopher di Port-au-Prince, lo stesso dove si teme siano rimasti intrappolati due italiani: lo sostiene oggi la stampa di Manila citando un portavoce dell'Esercito filippino, che ha circa 200 uomini schierati nell'ambito della missione Onu Minustah a Haiti. Almeno tre militari di Manila risultano dispersi dopo il sisma che ha colpito l'isola.



08.01 - Rotta verso Haiti. Una portaerei nucleare americana fa rotta verso il caos di Haiti. Centinaia di migliaia di persone hanno passato un'altra notte in strada per la paura di rientrare nelle case o perche' le loro abitazioni sono tra quelle rase al suolo dal sisma di martedì.



07.04 - Misure sanitarie. E' fondamentale attivare quanto prima ''misure sanitarie preventive'', a causa del problema della decomposizione dei cadaveri dopo il terremoto a Port-au-Prince: lo ha sottolineato il presidente dominicano, Leonel Fernandez, al termine di un colloquio nella capitale haitiana con il collega Renè Preval.



06.23 - Strade piene di morti. L'ex cantante dei Fugee Wyclef Jean, musicista di origine haitiana, ha passato la giornata a trasportare cadaveri per ripulire dai morti le strade di Port au Prince. Jean, intervistato dalla Fox, ha definito "apocalittica" la situazione nella capitale haitiana colpita dal terremoto."Abbiamo passato la giornata a raccogliere cadaveri. Ci sono tanti morti nelle strade e gli obitori sono pieni, i cimiteri sono pieni", ha detto.



05.53 - Miracolato. "Sono vivo per miracolo": queste le parole del presidente del Senato di Haiti, Kelly Bastien, che durante il terremoto a Port-au-Prince è rimasto intrappolato nell'edificio del Parlamento, dove ha assistito alla morte di altre persone che si trovavano nel posto. In dichiarazioni alla stampa dominicana, Bastien ha detto che è rimasto tra le macerie per circa dodici ore e che tra le persone morte accanto a lui c'erano due parlamentari.



01.20 - Cento gli italiani dispersi. Sono circa 100 gli italiani che mancano all'appello. Escludendo gli americani (45mila di essi vivono ad Haiti), si tratta del gruppo di stranieri dispersi più consistente. Seguono i francesi (60), gli spagnoli (50). Grosse le perdite per l'Onu: 36 funzionari morti e almeno 200 dispersi.



00.43 - Blocchi stradali con cadaveri. Gruppi di superstiti, esasperati per i ritardi negli aiuti, hanno eretto a Port-au-Prince blocchi stradali utilizzando anche i cadaveri delle vittime del sisma. Shaul Schwartz, un fotografo del settimanale americano Time, ha detto di aver visto almeno due sbarramenti del genere nella capitale. "Il quadro si va facendo davvero sconvolgente, la gente non ne può più e vuole gli aiuti", ha detto.



00.25 - Arcivescovo morto sul colpo. L'arcivescovo di Port-au-Prince, Joseph Serge Miot, è stato scaraventato da una terrazza del palazzo arcivescovile dalla forza del terremoto ed è morto sul colpo. Lo ha raccontato il nunzio apostolico ad Haiti, arcivescovo Bernardito Auza.



00.01- Aiuti coordinati Usa-Francia. Il presidente Usa, Barack Obama, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese, Nicolas Sarkozy, sulla necessità di coordinare gli aiuti ad Haiti a breve e lungo termine. Obama e Sarkozy hanno stabilito un asse di collaborazione per organizzare una conferenza internazionale per la ricostruzione di Haiti. L'idea è del presidente francese, che ha invitato a lavoravi Usa, Brasile e Canada.