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lunedì

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE VENDOLA


Presidente mio malgrado spero che Lei possa abbattere l'attuale babele della sanità, diritto inviolabile, fonte di reddito, ma colma di inefficienze , dove purtroppo anche l'ufficio reclami (urp) non funziona, perché aperto solo il martedì dalle 12 alle 13.




E scandaloso vedere professori e direttori passeggiare anzichè essere ad alleviare nel migliore dei modi la sofferenza altrui.



Io credo fermamente nel principio della salute, e che tale diritto non sia fonte di lucro, ma non ritengo giusto, considerarla fonte di sperpero.



Si può fare di meglio, SENZA PERDERE NEANCHE UN POSTO DI LAVORO, SPECIE SE SI TRATTA DI PRECARI, ANCHE SE LA LEGGE (ed i sindacati) IMPONE l'uso della mobilità.



Si può pensare alla sanità quale efficiente , competente, organizzata, addirittura sperimentale, MA SEMPRE AVENTE LO SGUARDO FISSO ALL'UTENTE FINALE......CIOE ALLA PERSONA AMMALATA SOLA, SPESSO DEPRESSA ED NON DOTTA, COSTRETTA A DECIFRARE I MOLTEPLICI ED INCOMPRESIBILI LINGUAGGI DELLA BABELE DELLA SANITA.



Lei può.



Questo è il miracolo che NOI operatori, e LA GENTE COMUNE, si auspica che Lei possa realizzare.

1 commento:

DOMENICO CIRASOLE ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.