Visualizzazioni totali

giovedì

AUSTRIA: PROCESSO FRITZL, PROCURA CHIEDE ERGASTOLO

(ANSA) VIENNA - Josef Fritzl, solo imputato al processo in corso a St. Poelten in quanto reo confesso di avere sequestrato e abusato di sua figlia Elisabeth per 24 anni in una cantina bunker ad Amstetten, è entrato stamane in aula senza nascondere la faccia. Le sue prime parole sono state: "mi pento di cuore". All'apertura del processo lunedì 16, quando le prime ore l'udienza era aperta a pubblico e giornalisti, Fritzl si era barricato il viso dietro un raccoglitore per documenti di colore blu. Il secondo giorno l'udienza, quando è stato mostrato il video con la testimonianza di 11 ore della vittima, era a porte chiuse. Ieri e oggi invece è aperta. Per oggi è attesa la sentenza. La procuratrice Christiane Burkheiser ha chiesto stamane nella sua arringa la "pena massima", l'ergastolo, per Fritzl. L'omicidio del figlio neonato per omesso soccorso merita il massimo della pena, ha detto sottolineando anche il fatto che egli abbia abusato della fiducia della gente mentendo a tutti per decenni.All'udienza oggi è prevista la lettura del catalogo di domande sottoposto ieri dai giudici agli otto giurati. Dopodiché sarà la volta delle arringhe delle due parti. Dopo una pausa in cui i giurati si ritireranno in camera di consiglio, ci sarà la lettura della sentenza, annunciata nel primo pomeriggio. In aula hanno presto posto anche i 95 accreditati. Prima dell'inizio dell'udienza aveva creato un po' di trambusto fra i reporter una mail sventolata in aria dell'avvocato di Fritzl, Rudolf Mayer, contenente minacce di morte.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/photostory/visualizza_new.html_907334964.html

COMMENTA TU QUESTA NOTIZIA

Nessun commento: