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Debito Pubblico: Così l'Italia potrebbe andare incontro ad un "Commissariamento Perenne" stile Grecia: l'analisi di "Qui Europa"








FONTE : http://www.quieuropa.it/goldman-sachs-pd/


La banca d'affari statunitense Goldman Sachs è, come noto – e come asserito più volte dal nostro osservatorio – uno degli enti privati a carattere speculativo più "premiati" e "miracolati" dalla crisi dell'Eurozona.
Gli uomini di GS, infatti, sono tra quelli che oggi – nell'ambiente – godono di una salute migliore, tra scommesse ed azzardi sui titoli di stato dei paesi Piigs (Porci), vendite di BTP e Bonos (con spread, "provvidenzialmente", alle stelle) ed accaparramento di veri e propri pezzi di stati, mediante gli "acquisti a prezzi da saldi" di immobili e palazzi storici conseguenti alle  folli politiche di dismissione dei patrimoni pubblici nazionali, predisposti dai governi liberisti (golpisti).
Ciò per far fronte – tra la'altro – ad un debito falso e gonfiato ad arte dalla lobbies del rating sempre Made in Usa (Moody's, Standard & Poor's, Fitch Ratings). Un disegno davvero perfetto! Un trend speculativo fantastico! Chissà cosa ne penseranno Mario Draghi, Romano Prodi e il professor Mario Monti, che della GS conoscono per filo e per segno tutti gli ambienti ed i corridoi! In qualità di vicepresidente di GS per l’Europa dal 2002 al 2005 il primo – Draghi – e di "semplici" consulenti gli altri illustri personaggi elencati, accanto al pidiellino, braccio destro di Berlusconi, Gianni Letta. Ma si sà! Un vecchio detto molto noto a Wall Street recita: "Chi entra in GS, rimane GS anche fuori"! Uno sorta di timbro a fuoco!

Bersani, Casini, Monti e i "Sogni Speculativi" di GS per il 2013 

Ma affinché questa festa possa continuare, ovviamente è necessario puntare sulla reiterazione delle "politiche Monti" anche dopo il 2013. Dunque non ci sorprende l'ipotesi paventata ieri da "Milano Finanza" secondo cui per le prossime elezioni Goldman Sachs scommetterebbe sul Pd di Bersani. Ipotesi che si tinge però di nero realismo quando MF parla anche – addirittura – dellapubblicazione di un report all'interno del quale i banchieri di GS tiferebbero nettamente per una maggioranza di centro sinistra made in PD, al fine "ricondurre", e senza alcun problema di sorta, lo scettro del potere ancora nelle mani del professore neoliberista, Mario Monti, che di GS è espressione ed immagine riflessa (cioè, in pratica, l'alterego) . Ma Goldman Sachs – come ci illustra MF – fa di più, indicando a Napolitano la strada da seguire per dare unapennellata di normalità al progetto "golpista" del 2012: GS ritiene infatti che grazie a Napolitano sia "probabile che vengano introdotte modifiche alla legge con l’idea di garantire una coalizione centrista a favore di una conferma di Monti".

GS e l'incubo Beppe Grillo 

Guardacaso, il maggior spauracchio della Goldman – per contro – è rappresentato oggi dalla presunta vittoria dei partiti euroscettici: in Italia, come noto, ad oggi c'è solo il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo a suonare una musica nettamente diversa sull'Europa, preferendo evidentemente il "Va Pensiero" all' "Inno della Gioia di Beethoven".
 Italia – Così si può realizzare il "Commissariamento perenne"!
Ma se da un lato gli speculatori ed i lobbisti statunitensi tifano per questomodello di Ue unito ed euro-centrico, dall'altra cercano di comprendere – in caso di sorprese elettorali "euro-scettiche" o "anti-europeiste"  - come l'Italia (cioè i malvessati Italiani) potrebbe essere ugualmente costretta ad ingurgitare l'amara pillola dell'austerity. Le trappole – che potrebbero garantire ugualmente una sorta di "commissariamento perenne" dell'Italia stile Grecia (per intenderci)  - a nostro avviso sarebbero sostanzialmente due: 1) il ricorso agli ingannevoli "aiuti" del totalitaristico Fondo Salva Stati Permanente (MES)  per via di una nuova esplosione dello spread ed un deficit di liquidità del Sistema Paese, grazie ad eventuali nuovi declassamenti delle agenzie (pluri-indagate agenzie) di rating Usa; 2) Un assoggettamento volontario e strategico al MES da parte di uno dei suoi padrini di battesimo (Mario Monti) prima delle elezioni, al fine di rendere più complicata la vita di Grillo, nel caso in cui egli ed i uomini del suo M5S dovessero insediarci nei piani più alti di Palazzo Chigi.

 Il Duello – La spada neoliberista contro lo scudo sociale

Ipotesi ad oggi non del tutto infondata, vista la nuova pesante e diffusa ondata di euroscetticismo che sta coprendo l'Europa: e – come visto – anche in paesi leader come Francia e Germania. Ma la vera domanda è: riusciranno Goldman e i suoi avidi speculatori a festeggiare a suon di spread ed eurol'arrivo del nuovo anno? Vedremo! In parte – in larga parte – dipenderà anche da noi comuni mortali! Le elezioni sono vicine.
FONTE : http://www.quieuropa.it/goldman-sachs-pd/ 

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