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domenica

Il Progetto Finale di Bruxelles – Vogliono Distruggere le Nazioni

Anche Barack Obama spinge per gli Stati Uniti d'Europa questo è il Nuovo Ordine

mondiale pensato dei mercati finanziari.


fonte: http://www.quieuropa.it/il-progetto-finale-di-bruxelles-vogliono-distruggere-le-nazioni/

Domenica, Febbraio 24th/ 2013
- di Vincenzo Folino e Sergio Basile -
Nazioni, Ue, Bruxelles, Accentramento, Parlamento Europeo, Hans Gert Poetterong, Altiero Spinelli, Distruzione degli Stati Nazionali, Massoneria Internazionale, Progetto Mondialista, Nuovo Ordine Mondiale, Mariolina Sattanino, Mondialismo, Carlo De Benedetti, Enzo Moavero, Gianni Pittella, Ferdinando Nelli Feroci, Esercito Comune, Politica Estera Comune, Mani sui popoli europei 
Il Progetto Finale di Bruxelles – Vogliono
Distruggere le Nazioni
Abbiamo il dovere di tornare indietro per
scongiurare la dittatura Finale
Che nessuno osi toccare le Nazioni, giù le mani
dal Continente!
Stati Uniti d'Europa
Bruxelles – Sarà l'euforia per le elezioni in Italia, ma in queste ultime settimane una delle parole chiave dello scontro politico è stata senza alcun dubbio “populismo”. Negli ultimi giorni il termine, insieme alla sua carica negativa, è riapprodato con insistenza  nella scena politica europea. Per esempio,  in occasione dell’incontro  «L'Europa deve far fronte alle sfide» tenuto strategicamente – nel fine settimana – presso la sala "Altiero Spinelli" delParlamento europeo, il messaggio è stato il seguente: per evitare una rivolta dei popoli europei e per evitare il trionfo del populismo è necessaria una Europa federale.
 Gli Stati Uniti d'Europa 
Insomma, in questo caso l’uso del termine non serve solo  ad esorcizzare  la paura verso l’ascesa di centinaia di sacrosanti movimenti euroscettici o anti-europeisti, ma viene anche utilizzata per affermare la necessità di procedere verso una, a loro avviso, non più rinviabile Unione federale: la follia tecnocratica (o deriva che dir si voglia) chiamataStati Uniti d'Europa. Progetto mondialista inseguito da secoli dalla massoneria internazionale e dalle logge mondialiste che tirano le fila dell'economia e del sistema bancario. Un impero nel quale evidentemente non c'è e non ci sarà spazio per gli stati nazionali e per la loro cultura millenaria. Né per il Cristianesimo, a quanto pare! Tutto omologato e concentrato in un unico minestrone per garantire ai potenti di turno – ai nuovi soviet supremi – il controllo assoluto di 500 milioni di anime sotto un unico governo, e col pretesto della crisi. Uno dei passi fondamentali verso quel celeberrimo "Nuovo Ordine Mondiale" in via di costituzione attraverso armi potentissime utilizzate contro i popoli e le nazioni per sfaldarli e ricondurli ad obbedienza assoluta: la guerra e il debito fittizio.
 Diciamo No alla Distruzione delle Nazioni e agli USA d'Europa 
Inutile dire che siamo assolutamente contrari. Al dibattito, moderato dalla direttrice della sede Rai di Bruxelles Mariolina Sattanino, hanno partecipato anche l'ingegner Carlo De Benedetti, il ministro per gli affari europei Enzo Moavero, il vice-presidente italiano del Parlamento europeo Gianni Pittella, l'ex presidente Hans Gert Poettering e l'ambasciatore italiano presso la Ue Ferdinando Nelli Feroci. Su questa linea i diversi interventi non potevano essere che smaccatamente federalisti, come nel caso del democristiano tedesco  Poettering, il quale dopo aver proposto di far ripartire l'Europa dalla creazione di un “esercito comune” e di una politica estera unificata, ha anche invitato il futuro esecutivo a non smantellare le riforme del governo Monti: “chi dice che la politica di Monti deve essere ritirata non va verso il futuro ma verso il passato”, ha blaterato Poettering.
  Il Dovere di tornare indietro per scongiurare la dittatura finale 
Ma a questo punto urge una considerazione: certe volte tornare indietro è non solo doveroso, ma anche indispensabile e provvidenziale. Al contrario far finta di niente, non curarsi delle fragilità e delle macerie e tirare avanti, senza freni, significa non avere l’umiltà di riconoscere gli errori commessi, per poi poter cambiare rotta. Ma sentite qual è stato l'auspicio dell'ingegner De Benedetti in merito: “L'Europa non può più avanzare di soppiatto, con una maschera in volto (…) e ciò soprattutto per scongiurare il pericolo del populismo. Il populismo – ha proseguito – non viene da un altro pianeta, è frutto di una Europa che non dà spazio ai propri cittadini. Solo un modello federale, come riconosce ormai anche l'Economist, ci darà una Europa più democratica, credibile e vicina alla gente”.
 Che Nessuno Tocchi le Nazioni! 
Da parte nostra non possiamo che rimandare al mittente l'auspicio di De Benedetti, riconoscendo nella panacea dei mali europei propinataci dall'ingegnere il vero male assoluto. Che nessuno tocchi le Nazioni! Che nessuno tocchi i popoli europei! E le dozzine di cortei anti-Ue e anti euro-casta che in queste ore imperversano in alcune delle maggiori piazze europee ed in Spagna e Grecia valgono più di mille chiacchiere da salotto.

Vincenzo Folino, Sergio Basile  (Copyright © 2012 Qui Europa)

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