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Il finanziamento ai partiti serve al Pd che ha un debito di 43 milioni di euro


“Il Pd ha un debito di 43 milioni di euro”

fonte : http://www.giornalettismo.com/archives/255798/il-pd-ha-un-debito-di-43-milioni-di-euro/
14/04/2012 - Il tesoriere del Partito Democratico spiega in base a quali alti ideali Bersani (non) vuole riformare il finanziamento pubblico
Antonio Misiani, tesoriere del Partito Democratico, spiega al Fatto perché Pierluigi Bersani non può dire sì a una giusta riforma del finanziamento della politica. Come al solito, è un problema di soldi. Con un dettaglio: tutte le imprese che sono fallite in questi anni di crisi facendo perdere il lavoro agli elettori di Bersani non hanno la fortuna di essere un partito che spende un euro e se ne prende quattro. Di soldi vostri, ovviamente:
Quanti soldi ha in cassa il Pd?
Abbiamo un disavanzo di 43 milioni di euro.
Quindi siete in rosso? Ma negli ultimi 4 anni avete ricevuto 200 milioni di euro. 
I 5 anni di rimborsi elettorali per la legislatura del 2008 li abbiamo messi a bilancio tutti insieme, ma arrivano rateizzati. L’anno scorso ci siamo dovuti far anticipare qualche milione di euro per arrivare a luglio
Se l’ultima rata dei rimborsi non dovesse arrivare il Pd non sopravviverebbe? 
Esatto. L’80-90 per cento dei nostri introiti sono i soldi pubblici. E il problema non vale solo per noi. Il Pdl i soldi dei rimborsi delle politiche del 2008 li ha tutti cartolarizzati, ovvero se li è fatti anticipare dalle banche.
È notizia risaputa. Tutti i partiti hanno bisogno di quella rata per sopravv i vere . Stiamo parlando di tantissimi soldi, però. 
Negli ultimi 4 anni per i rimborsi relativi alle varie elezioni abbiamo incassato 37,4 milioni di euro nel 2008, 46,3 nel 2009, 60,1 nel 2011, 58 nel 2012.
Ma come avete fatto a spenderli tutti ? 
Un partito vive sempre, mica solo in campagna elettorale. Quei soldi li usiamo per pagare l’attività politica, il personale. Il nostro bilancio è certificato. E rimborsi per le amministrative li trasferiamo sul territorio. Capisco il tema della corrispondenza tra spese e rimborsi, ma in tutta Europa i rimborsi elettorali vengono calcolati con criteri forfettari.
Dipendete dallo Stato. 
Noi abbiamo una quota di autofinanziamento (circa 1500 euro mensili a parlamentare), ma le donazioni da privati sono poche. I cittadini hanno molta poca propensione a donare ai partiti, anche per effetto del logoramento del rapporto con la politica.
Secondo la Gazzetta Ufficiale però nel 2010 i partiti in cassa avevano 205 milioni di euro. 
È un dato legato al ciclo finanziario. I bilanci si chiudono a dicembre e a luglio quei soldi non ci sono più. Almeno per i partiti veri che fanno politica.
Qual è la somma che i partiti riceveranno il 31 luglio? 
La tranche di luglio è di 180 milioni, perché si sommano – appunto – i rimborsi per le politiche, le europee e le ammin i s t ra t i ve .

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