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Italia: 2013-2014 disoccupazione al 12%


Fonte: http://www.firstonline.info/a/2013/02/22/ue-pil-2013-italia-1-e-la-disoccupazione-aumentera/ec3b962d-cff1-41b0-b3ee-b971834827e5 

Ue: Pil 2013 Italia -1% e la disoccupazione aumenterà anche nel 2014, al 12%

Bruxelles rivede al ribasso i dati sull'Italia: nel 2013 il Pil -1%, +0,8% nel 2014 - La disoccupazione salirà all'11,6% quest'anno e al 12% l'anno prossimo - Brutte notizie anche per Francia e Spagna - Nell'Eurozona il Pil tornerà a crescere nel 2014, ma i senza lavoro continueranno ad aumentare.













Ennesimo taglio sul futuro dell'Italia. Ancora una volta la Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni economiche sul 2013 dell'Italia, assieme a quelle sulla disoccupazione del biennio, mentre ha confermato le stime sulla lieve ripresa del 2014. Secondo Bruxelles, la recessione nel nostro Paese "si concluderà a metà dell'anno in corso".

Secondo gli ultimi dati Ue, nel 2013 il Pil dell'Italia calerà dell'1%, mentre nel 2014 crescerà dello 0,8%. Nelle stime diffuse lo scorso 7 novembre, la Commissione aveva  previsto un -0,5% per quest'anno, mentre il dato sul 2014 era il medesimo.

Quanto alla disoccupazione, secondo Bruxelles salirà all'11,6% quest'anno e al 12% l'anno prossimo. Tre mesi fa le previsioni erano rispettivamente per un 11,5% e un 11,8%.

DEFICIT E DEBITO

Confermate invece le previsioni sul deficit di bilancio dell'Italia, che secondo la Commissione calerà al 2,1% del Pil sia nel 2013 sia nel 2014, dal 2,9% atteso sul 2012, e resterà così al di sotto della soglia Maastricht senza bisogno di manovre aggiuntive. L'esecutivo Ue ha però lievemente rivisto al rialzo le stime sul nostro debito pubblico, che dovrebbe toccare un picco del 128,1% del Pil quest'anno per poi attenuarsi al 127,1% nel 2014. Nelle stime di novembre, la Commissione aveva previsto rispettivamente il 127,6 e il 126,5%.

Per quanto riguarda l'avanzo strutturale di bilancio, l'Esecutivo comunitario si attende un sostanziale pareggio nel 2013 (con deficit dello 0,1% del Pil) e un lieve aggravamento del disavanzo nel 2014 allo 0,5 per cento.

SPAGNA

Previsioni ancora più fosche per la Spagna, il cui deficit è arrivato al 10,2% del Pil lo scorso anno e secondo la Commissione scenderà al 6,7 per cento nel 2013. In assenza di misure aggiuntive sul 2014, tuttavia, il dato tornerà a salire fino al 7,2%. Il debito pubblico spagnolo arriverà a superare la soglia del 100% del Pil il prossimo anno, al 101%.

FRANCIA

La Francia sforerà i suoi obiettivi di risanamento dei conti pubblici quest'anno e il prossimo: invece di abbassare il deficit sotto la soglia di Maastricht del 3%, secondo la Commissione europea segnerà un 3,7% quest'anno e un aumento al 3,9% nel 2014. Un deterioramento che tuttavia nelle sue previsioni invernali l'Esecutivo Ue definisce solo "marginale".

EUROZONA: RIPRESA NEL 2014, MA DISOCCUPAZIONE CONTINUERA' A SALIRE

Allargando lo sguardo all'intera Ue, la Commissione europea prevede una lenta ripresa dell'economia, con un moderato ritorno alla crescita nel corso di quest'anno, anche se "il miglioramento dei mercati contrasta con la debolezza delle prospettive di breve termine di attività economica". In particolare, il mercato del lavoro è fonte di "grave preoccupazione".

Per l'Eurozona la Commissione si attende un -0,3% del Pil nel 2013, cui seguirà una ripresa dell'1,4% nel 2014. La disoccupazione tuttavia continuerà a salire, al 12,2% nel 2013 e al 12,1% nel 2014. "Questo ha gravi conseguenze sociali - avverte Bruxelles - e se la disoccupazione diventasse strutturale, peserà anche più avanti sulle prospettive di crescita".

1 commento:

Unknown ha detto...

per me il pil e una truffa legale per potersi scusare dei guadagni sulla pelle della gente.
esempio:
la diminuzione della spesa farmacetica è un bene ho un danno per la socetà?
per me è un bene, ci saranno meno persone che non avranno riscontrato delle patologie.
la diminuzione del pil bisognerebbe andare a vedere quali fattori sono in diminuzione.
Se aumenta la spesa per servizi come asili nido trasporti assistenza agli anziani e tutto quello che riguarda il sostegno alle persone per poter far vivere in modo sereno, e un aumento del pil genuino.
se aumenta nel settore energetico per finanziare dei piani energetici per lo sviluppo di risolse alternative e sostenibili é positivo.
Sta solo a chi ha il potere di fare delle determinate scelte di farle nel senso del bene comune, cosa che in Italia questo pensiero non circola nel enturage di governo.