Enrico Cucchiani nel 2012 ha incassato 3,037 milioni di euro
di compensi per la carica di Ceo e direttore generale dell'istituto, ma ne ha
maturati complessivamente 4,47. L'ex dg, indagato dalla procura di Siena nel
caso Mps, ha lasciato Cà de Sass con una buonuscita da 2,85 milioni
di Redazione Il Fatto Quotidiano
Stipendi d’oro per Intesa Sanpaolo. La relazione sulla
remunerazione del gruppo bancario evidenzia come la crisi abbia toccato solo
marginalmente i vertici dell’azienda. L’amministratore delegato Enrico
Cucchiani, infatti, nel 2012 ha incassato 3,037 milioni di euro come compensi
per la carica di Ceo e direttore generale. La cifra si compone di 2,3 milioni
di compensi fissi, 377 mila euro di benefici non monetari e 360 mila euro di
bonus, parte degli 1,8 milioni di euro di parte variabile della retribuzione
maturata nel 2012, ma che verrà incassata in gran parte in forma differita, in
linea con la policy retributiva di Intesa. Dalla relazione emerge che Cucchiani
ha ricevuto solo il 40% dei 900 mila euro di bonus monetario maturato
nell’esercizio. La restante parte, pari a 540 mila euro, verrà pagata in parti
eguali negli esercizi 2014, 2015, 2016. La componente in contanti rappresenta
solo la metà del bonus 2012: altri 900 mila euro – non inclusi nei 3 milioni di
retribuzione incassata quest’anno – saranno infatti pagati in azioni.
Complessivamente i compensi maturati da Cucchiani ammontano a 4,47 milioni di
euro.
Il presidente del consiglio di sorveglianza, Giovanni
Bazoli, e quello del consiglio di gestione Andrea Beltratti, hanno percepito
1,08 milioni di euro a testa, dopo aver tagliato di un terzo, al pari degli
altri consiglieri di sorveglianza, il compenso per la carica, come
preannunciato nella scorsa assemblea. Il direttore generale e numero uno di
Banca Imi, Gaetano Miccichè, ha percepito 1,5 milioni di euro. La cifra include
240 mila euro di bonus, parte degli 1,2 milioni maturati nel corso
dell’esercizio (50% in azioni e 50% in contanti) e che verrà pagata a partire
dal 2014 per la restante parte. Il secondo direttore generale, Carlo Messina ha
ricevuto 1,4 milioni, con 200 mila euro di bonus (su 1 milione maturato).
Infine Giuseppe Castagna, nominato dg con responsabilità sulla Banca dei
Territori nel dicembre 2012, ha incassato 772 mila euro, la maggior parte dei quali
per l’incarico di direttore generale del Banco di Napoli, inclusivo di 136 mila
euro di bonus (453 mila euro la parte variabile della retribuzione maturata).
L’ex direttore generale di Intesa Sanpaolo, Marco Morelli,
indagato dalla procura di Siena per concorso in ostacolo alla vigilanza nel
caso Mps, ha lasciato Cà de Sass nello scorso luglio con una buonuscita da 2,85
milioni di euro che si aggiunge ai 717 mila euro di stipendio percepiti nel
2012 per aver prestato servizio come direttore generale della banca. Morelli,
attuale responsabile per l’Italia di Merrill Lynch, era arrivato in Intesa
all’inizio del 2010 da Mps, dove era il vice del Dg, Antonio Vigni.
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