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Berlusconi, pm "irresponsabili". Pd: si' ad arresto se atti "fondati"

Fonte: http://www.agi.it/politica/notizie/201303131403-pol-rt10203-berlusconi_pm_irresponsabili_pd_si_arresto_se_atti_fondati



 14:03 13 MAR 2013

(AGI) - Roma, 13 mar. - Nemmeno 24 ore dopo la nota del Quirinale che intendeva ristabilire i termini di un rapporto costruttivo tra politica e magistratura, riparte lo scontro sulla giustizia e sul futuro personale di Silvio Berlusconi.
  E' proprio l'ex presidente del Consiglio che, in un'intervista al settimanale "Panorama", taccia le toghe di "atteggiamenti irresponsabili". "I ripetuti comportamenti processuali di una parte della magistratura, che e' mossa da un pregiudizio politico, non sono piu' tollerabili. La magistratura si e' trasformata da ordine dello Stato in un potere assoluto, onnipotente e irresponsabile", affonda, "La lotta in Parlamento" su questi temi "sara' una battaglia combattuta per ottenere, naturalmente, le stesse garanzie per gli esponenti politici della sinistra. E' una battaglia che non si puo' perdere, se non si vuole che l'Italia continui a essere un Paese in cui nessuno che si dedichi al servizio della politica possa vivere sereno".
  A poco sono vale allora le parole del Capo dello Stato, secondo il quale invece il clima di serenita' e' necessario per affrontare le difficili scelte da compiere nelle prossime settimane. Del resto, che il problema fosse destinato ad esplodere di nuovo lo si era capito fin dalla mattina, quando il coordinatore della segreteria del Pd Maurizio Migliavacca aveva detto di non escludere un si' del suo partito ad una eventuale richiesta d'arresto per il capo del Pdl.
  Queste le parole di Migliavacca: certo, "dovremmo vedere le carte", ma il Pd ha un "atteggiamento rispettoso di atti della magistratura che fossero corretti"."Se gli atti" a suffragio della richiesta "fossero fondati penso proprio di si'". Come dire: se le carte fossero credibili, il voto sarebbe quello.
  Immediata la reazione di Capezzone, Mattioli, Lupi, Santanche' e Gelmini. Poi ci pensa il diretto interessato.
  Mentre Napolitano dirama una nota in cui sprona le forze politiche ad occuparsi della crisi economica. Parrebbe una mossa in vista della formazione di un nuovo governo. Ma l'orologio della politica sembra fermo a ieri.

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