Berlino,
08-03-2013
Per Rainer
Bruederle, capogruppo del partito liberale tedesco Fdp e alleato della
cancelliera Angela Merkel, è possibile che l'Italia esca dall'euro se non
proseguirà l'impegno ad adottare "misure drastiche" utili al
risanamento
"L'Italia
deve decidere per sé stessa se vuole adeguarsi alla moneta unica, non per noi.
Se il Paese non vuole farlo, deve trarne le conseguenze", ha detto
Bruederle a una trasmissione televisiva sulla situazione politica in Italia,
andata in onda sulla seconda rete pubblica Zdf.
Nell'intervista
alla Zdf il capogruppo liberale Rainer Bruederle ha detto che le regole alla
base dell'euro devono essere rispettate da tutti. L'alternativa ad un'uscita
dell'Italia dalla moneta unica consiste nell'adozione di "misure
drastiche", poiché il Paese soffre a causa di una scarsa competitivita' e
della mancata attuazione di riforme.
Il leader
della Fdp sottolinea che finora le spese dello Stato non sono state
praticamente ridotte, né è stato reso più flessibile il mercato del lavoro.
Anche la Germania ha compiuto un duro cammino con l'attuazione della riforma
dello stato sociale, ricorda Bruederle, aggiungendo che questo adesso
"deve farlo anche l'Italia. Non fare nulla e lamentarsi su cio' che va
male è una cosa troppo comoda".
Il
capogruppo liberale ammonisce che "la crisi dell'euro non è
superata", ma aggiunge anche che la Germania ha raggiunto il limite di
sopportabilità del carico per il salvataggio dei Paesi in crisi. Non è
ammissibile, ha spiegato il leader liberale, che i lavoratori tedeschi
finanzino con le loro tasse gli sviluppi errati negli altri Paesi europei.
"Non possiamo farlo", precisa, poiché "il bilancio statale
tedesco non deve diventare un self service per tutta l'Europa".
Preoccupato
sulla Zdf per gli sviluppi italiani e' anche il ministro degli Esteri
lussemburghese, Jean Asselborn, secondo il quale "se un Paese come
l'Italia diventasse ingovernabile, sarebbe
una cosa gravissima per l'Europa e per
l'euro".
Per evitare che anche in Italia continuino ad avanzare i populisti, ha ammonito
Asselborn, "l'Europa non deve essere associata solo al risparmio".
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