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domenica

Il nuovo governo deve stabilizzare i precari della P.A.


Amici, la disoccupazione segna un record
tra i laureati under 35, io sono tra loro, sono tra i 200mila “dottori” senza un lavoro adeguato. I più fortunati (pochi) si sistemano grazie ad amici e parenti, i restanti devono accontentarsi del precariato. A questo dato si aggiunge quello diramato da Bankitalia che ribadisce il fatto che da inizio crisi l’Italia ha perso 600mila posti di lavoro e il Pil è precipitato giù del 7%. Ma la banca delle banche non ammette le proprie colpe, il fallimento dell’autoregolamentazione che non è riuscito ad evitare contagi tra crisi finanziaria ed economia reale, non parla di quel particolare strumento che permette di vendere a tassi altissimi (cartolarizzazione) il debito pericoloso di privati d’oltre oceano, dei molteplici salvataggi di banche che pesano sulle teste di ognuno di noi. Per Bankitalia, la crisi e l'incertezza politica soffocano l'economia italiana e frenano la ripresa. A questo scenario Napoletano trova una soluzione: restare uniti e dare continuità alle riforme. Il capo dello Stato quando parla d’ unità, forse si rivolge ai grillini, mentre Vendola guarda al M5S con cui ci si può incontrare su singoli punti programmatici. Bene per quanto mi riguarda il primo punto è la lotta al precariato. A quarantenni come me, lo stato ha tolto dignità e gioventù, ai miei genitori ha rubato un sogno, distruggendo una società che è sempre più chiusa in lobby e in caste sociali. Quindi il primo atto dovuto da chi ci governerà si chiama stabilità e certezza lavorativa.

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