PUBBLICATO 08 MARZO
2013 DA ANTONIO LUZI
In uno studio
pubblicato su Science e condotto ricercatori dell’’Università del Galles è
stato dimostrato che il resveratrolo, un fenolo che si ritrova nella buccia
dell’uva, avrebbe capacità di combattere il cancro, l’Alzheimer ed il diabete
di tipo 2.
Secondo i ricercatori il resveratrolo è il più potente
antiossidante che ci sia e può attivare gli enzimi anti-invecchiamento che a
loro volta attivano le nostre difese contro l’invecchiamento e le malattie, ci
aiutano a combattere lo stress, hanno una azione antinfiammatoria fluidificano
il sangue evitando problemi trombotici.
Bene per noi che teniamo alla nostra salute e che amiamo il
vino.
Purtroppo il vino rosso possiede basse concentrazioni di
resveratrolo e per avere un effetto valido dovremmo berne 100 bicchieri al
giorno, cosa impossibile anche per il più inveterato dei beoni.
I ricercatori dicono quindi che il prossimo passo dovrà essere fatto nella ricerca di un
farmaco sintetico che sia in grado di darci l’equivalente di resveratrolo
contenuto in 100 bicchieri di vino.
Per avere questo farmaco i ricercatori gallesi prevedono che
ci vorranno 5 anni di lavoro.
Quindi per ora possiamo solo aspettare e non tentare di bere
i 100 bicchieri al giorno che ci farebbero malissimo e, se mai riuscissimo a
berli, ci farebbero stare costantemente in coma etilico.
Ma una domanda ce la poniamo. Se madre natura distribuisce
nei suoi frutti una bassissima dose di questo elemento nutritivo è probabile
che ci sia un motivo.
Cosa succederà al nostro organismo se con una pasticca
assumeremo tanto di quel resveratrolo contenuto in 100 bicchieri di vino, prodotti
con qualche quintale di uva?
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