Regione Umbria
Gesto folle di un imprenditore che, armato di pistola, è
entrato negli uffici dell'ente e ha sparato. Morte due impiegate: una precaria
e una vicina alla pensione. Poi il suicidio. Cgil: contrastare crescente clima
di tensione DI FABRIZIO RICCI
di Fabrizio Ricci
fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2013/03/6/97768/la-tragedia-di-perugia-nellitalia-della-crisi
PERUGIA - Due donne, due lavoratrici, di cui una pure
precaria, sono le vittime del folle gesto di un uomo, Andrea Zampi,
imprenditore perugino di 43 anni, titolare di un centro di formazione
professionale (settore abbigliamento-moda), che oggi è entrato pistola alla
mano negli uffici della Regione Umbria, nel grande palazzo del Broletto, a pochi
passi dalla stazione del capoluogo umbro, e ha aperto il fuoco, uccidendo prima
le due impiegate e poi suicidandosi.
Dalle prime testimonianze raccolte sul posto, l'uomo sarebbe
entrato urlando e sbraitando contro i lavoratori dell'ente, a causa di un
problema nell'accreditamento del suo centro formativo. “Mi avete rovinato” è
una delle frasi che vengono riportate dai testimoni. E le vittime sono infatti
due impiegate del settore formazione e accreditamento, fatto che lascerebbe
pensare ad un attacco mirato e non casuale, anche se alcuni testimoni
raccontano di altri spari indirizzati verso vari uffici del quarto piano del
palazzo della Regione.
Panico e sgomento insomma, per una tragedia che poteva avere
conseguenze persino più pesanti. Per la Cgil e Fp Cgil dell'Umbria quella che
si è consumata oggi è “una tragedia inaccettabile si è abbattuta sul lavoro
pubblico”. Il sindacato, in una nota firmata dal segretario generale regionale
Mario Bravi e dalla segretaria generale della Fp-Cgil Vanda Scarpelli, si
stringe attorno ai familiari delle due lavoratrici uccise e, “pur senza
stabilire un rapporto meccanico con questo gesto di follia”, ribadisce
“l'esigenza di contrastare il crescente clima di criminalizzazione del lavoro
pubblico, mettendo al contempo in atto tutte le azioni possibili e necessarie
per combattere gli effetti sociali devastanti della crisi economica e arginare
il clima di tensione montante nel Paese”.
“Troppa pressione
sugli uffici pubblici”, rincara l'assessore al lavoro della Regione Piemonte,
Claudia Porchietto, a commento della tragedia avvenuta a Perugia. “Solo chi
vive ogni giorno in prima persona gli uffici degli assessorati al Lavoro, alla
Formazione Professionale e alle Attività Produttive può realmente comprendere
la portata della tensione sociale che i nostri funzionari stanno sopportando
sulle proprie spalle”, afferma Porchietto.
Margherita Peccati, 61 anni, di Città di Castello e Daniela
Crispolti, 46 anni sono le due impiegate della Regione Umbria, uccise questa
mattina da Andrea Zampi. Secondo quanto si apprende, la 61enne era prossima
alla pensione, mentre la 46enne, originaria di Todi, era impiegata precaria.
Il Comune di Perugia ha proclamato il lutto cittadino: “A
seguito dei drammatici fatti avvenuti nella sede della Regione Umbria, al
Broletto, il Comune di Perugia - fa sapere in una nota - ha deciso di annullare
tutte le manifestazioni pubbliche in programma per oggi e proclamare il lutto
cittadino”.
E per domani si mobilitano le Rsu degli enti pubblici cittadini
(Regione, Comune e Provincia). I lavoratori sono intenzionati a convocare un
sit-in davanti alla sede della Regione, nel quale dimostrare in silenzio la
propria solidarietà alle vittime e la rabbia per questo inaccettabile atto di
violenza verso le due colleghe.
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